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The xx - Intro

Uno
Due
Tre

C'è questo posto, nel Dorset, dove mi ritiro quando mi piglia la vaga, molesta sensazione di starmi perdendo qualcosa senza comprendere cosa. Non è uno scioglilingua, è solo che non lo so spiegare.

Alla baia di Worbarrow mi portavano spesso ai tempi della sedia a rotelle. Quasi sempre prima di un'operazione invasiva e a volte, poche volte, per rievocare le gloriose gesta di nonno inginocchiarsi all'unica donna della sua vita. Funzionava così: ci cimentavamo dal villaggio fantasma di Tyneham a scendere lungo sentieri abusivi ed incolti - ai tempi, ma penso anche adesso, era vietato uscire dal percorso sicuro per il rischio di mettere i piedi nel posto sbagliato al momento sbagliato e BAM!, ti ritrovavi subito subito mutilato di guerra. Ma figuriamoci. A noi l'avviso di morte entrava da un orecchio per uscire fischiettando dall'altro. Mai stata una famiglia normale, la nostra. Il dottor Johnson non avrebbe approvato le mie uscite fuoriporta ma per fortuna avevamo i libri Harmony di mia madre. Almeno uno - lo tenevo io.

Dunque, si arrivava sul punto più alto della baia, freno e scossone alla sedia a rotelle e solo allora nonno si inginocchiava, nonna fingeva stupore, lui replicava con - vuoi tu sposare questo povero pusillanime che sta condannando se stesso con una matta per questa e quell'altra vita? e lei indispettita lo redarguiva a suon di manate - esattamente qui, dove mi trovo adesso.
A volte mi mancano certi momenti, li avrei apprezzati di più se ne avessi colto per tempo l'importanza. Ma ero solo un ragazzo, pure menomato e - forse anche per questo - egoriferito. A chi importava del biasimo o della compagnia disinteressata degli altri?

Comunque, ora va meglio. Sono anche molto diverso da allora.
L'inaugurazione è stata un successo e l'argilla grezza pian piano sta prendendo forma.
Non voglio strafare che porta sfiga ma, sono felice.